Questa volta il consueto photoshooting di inizio stagione del team GASGAS è più interessante del solito. Perché ci mostra le profonde novità delle rosse in configurazione MXGP e MX2. Come atteso, le moto sfruttano gli aggiornamenti a ciclistica, motore, elettronica e design già visti sulle corrispettive versioni americane. Con un dettaglio in più, legato alla moto di Prado che adotta un telaio diverso dagli altri, come mostrano le immagini ufficiali. Per capire meglio il peso di queste novità dobbiamo fare un po' di chiarezza e un passo indietro.
Le scorsa estate KTM e Husqvarna hanno totalmente aggiornato la loro gamma cross 2023 (a 2 e 4 tempi), mentre tutte le GASGAS hanno mantenuto le caratteristiche delle versioni 2022; cioè sono rimaste invariate. Questo per quanto riguarda le moto di serie e quelle schierate nel Supercross, mentre le ufficiali del Mondiale gestite da De Carli beneficiavano già del materiale 2023, pur sotto "mentite spoglie". Infatti le Factory di Prado, Guadagnini e Langenfelder dello scorso anno avevano già nuovo telaio, motore ed elettronica, ma montavano ancora le plastiche delle versioni di serie. Una mossa di marketing, più che altro, totalmente legittima, dato che al Mondiale possono correre i prototipi. Si arriva a dicembre, quando sono state mostrate le GASGAS di nuova generazione firmate da Troy Lee, riservate al mercato USA per permettere a Barcia & Co. di correre il Supercross con le moto nuove. Quella è stata l'occasione per scoprire il nuovo design delle GASGAS, completamente diverso dal precedente. Era il dettaglio che mancava, quello interessante, dal momento che telaio e motore sono derivati da quelli montati su KTM e Husqvarna e quindi "già visti". Oggi quel look è arrivato anche sulle moto del Mondiale, che finalmente possono mostrarsi nella loro versione definitiva. Bellissime, se possiamo esprimere un parere soggettivo. Ogni dettaglio è curato alla perfezione, si notano le sospensioni WP Factory, il diverso leveraggio, gli impianti idraulici Brembo, l'assenza di selettori mappatura a manubrio, con i soli pulsanti di accensione (a destra) e spegnimento (a sinistra), il che fa pensare a un'elettronica sopraffina programmata a monte.