Josep Garcia: "Rischio troppo? Per vincere devi dare il massimo"

Intervista esclusiva e a tutto tondo al pilota in lotta per il titolo EnduroGP 2024

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I primi due GP 2024 corsi in Portogallo hanno avuto sostanzialmente gli stessi risultati: Josep Garcia e Steve Holcombe si sono spartiti le vittorie delle quattro giornate e hanno ceduto una volta a testa la seconda posizione ad Andrea Verona. Il totale, quindi, vede Garcia e Holcombe a pari punti. Abbiamo incontrato il fenomeno spagnolo in forze alla KTM per saperne di più sul suo avvio di stagione.

“Sto bene, le cose sono partite nel modo giusto. Ho fatto una buona preparazione invernale e ho avuto un buon inizio di stagione, fisicamente sto bene, mi sento bene. Abbiamo lavorato molto sulla moto in inverno, continuando a svilupparla nelle gare prima del Mondiale, tra cui gli Assoluti”.

Esatto perché hai corso a Cavaglià?

“Rispetto agli anni precedenti ho deciso di fare qualche gara in più prima del Mondiale, infatti ho corso anche il Campionato Spagnolo. L'obiettivo era testare la moto in gara, che è sempre il miglior metro di paragone; in allenamento va sempre tutto bene, mentre in gara si mette tutto più in crisi”.

Che tipo di cambiamenti hai fatto sulla moto?

“Abbiamo lavorato un po' in ogni reparto. Nel 2023 abbiamo avuto una moto completamente nuova e abbiamo dovuto capire quali fossero le cose buone e quali quelle che si potevano migliorare. Quest’anno la moto si è evoluta molto nella ciclistica, ho un nuovo telaio, diverse sospensioni e anche il motore ha ricevuto diversi aggiornamenti”.

Il cambiamento più grande, quindi, te lo scorso anno è stato quello della moto, non il passaggio da E2 a E1?

“Sì, il cambiamento più grande, quello che ha richiesto più lavoro, è stato l’evoluzione della moto. La KTM 250 che uso oggi è molto potente, certo cambia rispetto alla 350, ma non così tanto. La differenza principale è stata proprio nelle modifiche tecniche fatte da KTM in senso generale; dopo aver guidato per tanti anni un certo tipo di moto, cambiare così tanto è stato quasi come salire su un'altra marca”.

La Enduro1 è molto combattuta, con il confronto diretto con Steve Holcombe. È un anno particolarmente difficile per te?

“No, ogni anno è difficile. La Enduro1 è tosta, ma io punto a vincere l'EnduroGP, quindi cambia poco in quale classe sono schierati gli altri piloti”.

La scelta di fare la Enduro1 è tua? E pensi che sia la classe giusta per te?

“Correre con la 350 a me piaceva, ma anche Andrea Verona ha chiesto di provarla e così ci siamo trovati in due, nella stessa struttura, con la stessa moto. Non aveva senso correre uno contro l’altro e per questo ho fatto un test per capire se poteva piacermi anche la 250; così è stato ed eccomi qua”.

Si dice che tu sia forte, ma anche che finisci troppo spesso al tappeto.

“Penso che se vuoi vincere devi andare al massimo. Non dico sempre e comunque; per esempio se sei terzo a 30'' dal primo magari all’ultima speciale ti puoi rilassare, perché sai che non puoi recuperare un distacco così ampio. Ma se ti trovi a 4/5 secondi dietro devi dare tutto. Io non ho la mentalità di pensare “ok, oggi faccio secondo e va bene lo stesso”. Alla fine se vuoi battere un pilota molto forte devi essere più forte di lui. E non puoi aspettare che al tuo avversario succeda qualcosa, altrimenti non lo batterai mai. Poi gli incidenti succedono, ma nessuno ha piacere di farsi male apposta”.

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