Marco Gualdani
01 August 2023

Justin Barcia: "Vorrei correre il Supercross 2024 con la GASGAS 350"

Intervista esclusiva a "BamBam", che abbiamo incontrato all'evento Spice it Up di Città di Castello; volevamo parlare della nuova gamma GASGAS, ma poi Justin ci ha stupito con una dichiarazione inattesa

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“Penso che la 350 sia la cilindrata perfetta per il Supercross, perché le 450 sono potenti e pesanti e spesso le 250 fanno segnare tempi sul giro migliori. Lei è la giusta via di mezzo, che potrebbe funzionare”. Justin Barcia ci stupisce sempre. Prima ci ha entusiasmato in pista, poi ha fatto una importante dichiarazione ai nostri microfoni. L'abbiamo incontrato a Città di Castello, al lancio della gamma cross ed enduro 2024 di GASGAS. Per l'occasione la Casa austro/spagnola ha fatto le cose in grande, abbinando alla tradizionale presentazione stampa con i giornalisti di tutto il mondo, una festa aperta agli appassionati che ha preso il nome di Spice It Up. È stata data la possibilità a tutti gli iscritti di girare in pista, partecipare alle attività, fare festa alla sera e soprattutto condividere l’esperienza con alcuni piloti ufficiali. Tra questi Andrea Verona, Laia Sanz, Taddy Blazusiak e appunto Justin Barcia. Il talento americano mancava dall’Italia da qualche anno e si è calato molto bene nella parte, dimostrando una grande disponibilità fuori dal tracciato e confermando la sua irruenza una volta in pista, dove ha letteralmente stupito tutti per stile di guida, velocità e scrubbate… Nella due giorni ha avuto la possibilità di provare tutta la gamma cross GASGAS, così lo abbiamo avvicinato per chiedergli un parere sulle sensazioni provate. Ma mai ci saremmo aspettati che facesse certe valutazioni.

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Ciao Justin. Avevi mai avuto la possibilità di fare un’esperienza come questa in passato?

“Sì, mi era già capitato, in America; ma questa volta sono in Italia, in un posto molto bello e in una pista nuova per me. Quindi è come una prima volta. Posso guidare tutto, 2 tempi, 4 tempi, 250, 350, cross, enduro; mi sento come un bambino che ha a disposizione un sacco di giocattoli per divertirsi come un matto”.

Alla fine, come noi, sei ancora molto appassionato.

“Certo. Devi considerare che per me la moto significa guidare sempre una 450 tosta e fare gare, gare, gare, gare, gare. Poter girare in pista così rilassato ed essere libero di fare quello che mi va è una sensazione insolita per me e molto piacevole”.

Quindi, qual è la tua cilindrata preferita?

“Oggi, in questa pista, per me la 350 è la migliore. La 250 ha una potenza limitata, la 450 ne ha fin troppa; con la 350 sono andato molto forte”.

Raccontaci le moto un po’ più nel dettaglio.

“Con la 250 puoi guidare sempre a manetta, tutto succede in modo molto veloce, devi essere attivo in sella perché è molto maneggevole e leggera. Perfetta per divertirsi e fare “cose folli”. Città di Castello ha un fondo duro e per questa circostanza la 450 ha troppa cavalleria, dovevo dosare il gas per non perdere trazione. Puoi essere molto veloce, ma devi sempre guidare con un po’ di attenzione. La 350, come dicevo, è la via di mezzo che oggi ho preferito”.

Come sai la 350 ha avuto anni di gloria con Cairoli nel Mondiale, mentre in USA non ha mai preso piede. Pensi che sia questione di marketing o magari con il giusto pilota potrebbe vincere anche in America?

“E chi ti dice che quel pilota non potrei essere io? Pensaci. Ho una guida molto aggressiva, sono sempre sulle uova, sfrutto gli alti regimi del motore. Prima di oggi non avevo mai guidato una 350 e non ne immaginavo il potenziale, ma ora l’ho capito. Credo che appena rientrerò in America farò una telefonata al mio capo per chiedere il permesso di correre con la 350 nel Supercross!”.

Stai scherzando?

“No. In America si dice “Mai dire mai”. Appena rientrerò a casa la metterò alla prova in una pista da Supercross, poi vedremo".

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