Ciao Justin. Avevi mai avuto la possibilità di fare un’esperienza come questa in passato?
“Sì, mi era già capitato, in America; ma questa volta sono in Italia, in un posto molto bello e in una pista nuova per me. Quindi è come una prima volta. Posso guidare tutto, 2 tempi, 4 tempi, 250, 350, cross, enduro; mi sento come un bambino che ha a disposizione un sacco di giocattoli per divertirsi come un matto”.
Alla fine, come noi, sei ancora molto appassionato.
“Certo. Devi considerare che per me la moto significa guidare sempre una 450 tosta e fare gare, gare, gare, gare, gare. Poter girare in pista così rilassato ed essere libero di fare quello che mi va è una sensazione insolita per me e molto piacevole”.
Quindi, qual è la tua cilindrata preferita?
“Oggi, in questa pista, per me la 350 è la migliore. La 250 ha una potenza limitata, la 450 ne ha fin troppa; con la 350 sono andato molto forte”.
Raccontaci le moto un po’ più nel dettaglio.
“Con la 250 puoi guidare sempre a manetta, tutto succede in modo molto veloce, devi essere attivo in sella perché è molto maneggevole e leggera. Perfetta per divertirsi e fare “cose folli”. Città di Castello ha un fondo duro e per questa circostanza la 450 ha troppa cavalleria, dovevo dosare il gas per non perdere trazione. Puoi essere molto veloce, ma devi sempre guidare con un po’ di attenzione. La 350, come dicevo, è la via di mezzo che oggi ho preferito”.
Come sai la 350 ha avuto anni di gloria con Cairoli nel Mondiale, mentre in USA non ha mai preso piede. Pensi che sia questione di marketing o magari con il giusto pilota potrebbe vincere anche in America?
“E chi ti dice che quel pilota non potrei essere io? Pensaci. Ho una guida molto aggressiva, sono sempre sulle uova, sfrutto gli alti regimi del motore. Prima di oggi non avevo mai guidato una 350 e non ne immaginavo il potenziale, ma ora l’ho capito. Credo che appena rientrerò in America farò una telefonata al mio capo per chiedere il permesso di correre con la 350 nel Supercross!”.
Stai scherzando?
“No. In America si dice “Mai dire mai”. Appena rientrerò a casa la metterò alla prova in una pista da Supercross, poi vedremo".