Se dovessi raccontarci una delle emozioni più forti che hai vissuto con uno dei piloti che hai seguito, di quale ci parleresti?
"Direi la vittoria di Matthew Phillips nel Mondiale Enduro del 2014, perché per me è stata fondamentale. Matthew si era tranciato i metacarpi del piede a Lumezzane al GP d’Italia all'inizio del mese di agosto e, nonostante questo, non voleva arrendersi. Si è sottoposto a un'operazione a Brescia, ha trascorso quasi un mese in ospedale e ha lottato come un leone per raggiungere il suo obiettivo. Io, Rudy Moroni e Stefano Censin (meccanico di Matthew Philips all’epoca) abbiamo organizzato l’ultima gara senza lasciare nulla al caso. Volevamo vincere il Mondiale e così è stato fatto. Nonostante la ferita fosse ancora aperta, Matthew ha stretto i denti, non ha mollato e ha vinto il titolo. Sono tuttora molto orgogliosa di lui!”.
Sul tuo profilo Instagram c’è un disegno simpaticissimo di Grillo Designer, in cui sei raffigurata con in mano un telefono, il caffè, un cronometro e un sacco di altre cose… Insomma, spiegaci come si fa a essere multitasking e super organizzati!
“L’Oki, due telefoni e il passaporto non mi mancano mai! Ho la fortuna di vivere con il calendario in testa e sono ossessionata dall'organizzazione, ma solo quando lavoro. Sono gemelli come segno zodiacale e me lo sento tutto. Nel senso che se devo stare nel fango ed essere un po’ “maschiaccio”, lo sono, ma se devo uscire e mettere un tacco 10 allora so essere anche molto femminile. La stessa cosa succede per quanto riguarda la mia vita privata e quella lavorativa. Al lavoro sono molto organizzata, molto fiscale, molto rigida, ma poi nella mia vita privata viaggio senza avere un programma, vivo serenamente, faccio festa e mi diverto. Sul fatto di essere multitasking invece, fare tante cose insieme mi viene naturale. Forse ne faccio anche troppe, vado avanti finché non esaurisco le batterie”.
Quali sono i tuoi programma per il futuro?
"Al momento sto molto bene qui dove sono. Sono molto grata alla famiglia De Carli per come mi hanno accolto fin da subito, quindi non ho assolutamente in mente di cambiare e spero di fare ancora tante stagioni insieme a loro!"
Per un po’ di tempo ti vedremo quindi ancora a Roma.
“Sono andata via di casa a 19 anni per andare a Bergamo, un posto che tuttora sento casa mia. Dallo scorso anno sono qui, in zona Fiumicino. All’inizio non conoscevo molta gente ma per fortuna lavoro in una squadra in cui siamo tutti giovani e abbiamo creato un bellissimo gruppo con cui ci vediamo anche al di fuori dell’ambiente lavorativo. Sicuramente le prime settimane non sono state facili, ma ormai mi sono abituata e comunque in realtà non sono in pianta stabile a Roma, vado e vengo di continuo e questo è stato uno dei punti di forza per scegliere di cambiare ulteriormente vita. Credo che altrimenti per me sarebbe stato troppo difficile ripartire e non so se l'avrei fatto. Però sono felice. Se dovessi tornare indietro, rifarei subito tutto! A 21 ho comprato una casa a Bergamo che ho tutt'oggi e che non ho alcuna intenzione di vendere. Lì ho conosciuto tante persone fantastiche e ci ho lasciato il cuore. A Bergamo ci sono molti enduristi con cui trascorrevo il tempo anche fuori dal paddock. Essendo ancora giovane questo mi ha aiutato perché non ero davvero da sola in una città che non conoscevo. È come se io a Bergamo avessi una seconda famiglia. La famiglia di Rudy Moroni la sento come mia e lo stesso vale per la famiglia Foresti. Mi sento adottata!”.
Da parte tua avrai sicuramente fatto in modo di guadagnarti questa stima. Grazie per questa chiacchierata.
“Grazie a te. Io consiglio a tutti quelli che hanno una passione di seguirla. Nulla è impossibile nella vita e tutto si può se si vuole. Sicuramente ci vuole fortuna ma anche tanta determinazione e tanto sacrificio. Auguro il meglio a chi sa cosa vuole, che è l'elemento fondamentale oggi, in un mondo di distrazioni”.