L'incubo di Febvre: ha perso, vinto e perso nuovamente il GP di Francia

Gara di casa a dir poco convulsa per il pilota della Kawasaki che ha dovuto combattere un infortunio, il fango, gli avversari per poi vedersi togliere tutto dopo aver festeggiato la vittoria con i suoi tifosi. Durissima la sua reazione con la direzione gara

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La gara di casa per Romain Febvre è stata tra le più amare di sempre. E, forse, proprio per questo il suo sfogo di domenica sera può essere compreso. Partiamo dall'inizio.

Febvre non vince il GP di Francia dal 2016, una vittoria spesso sfiorata, a volte addirittura persa a pari punti. Quest'anno aveva tutto per poter festeggiare e le aspettative erano altissime. Ma i guai sono iniziati già sabato mattina con una caduta che gli ha procurato un infortunio al pollice, mettendo a rischio addirittura la sua partecipazione. Con i trattamenti è riuscito a metterci una pezza e a vincere la manche di qualifica del sabato. Domenica si è aggiunta l'incertezza del maltempo che ha creato ulteriore nervosismo. In gara 1 Febvre è partito davanti, per poi mettersi alla ruota di Gajser per tre quarti di gara. Il dolore al pollice si è fatto sentire nel finale e il francese è calato al punto da essere superato anche da Prado, finendo terzo. Gara 2 è partita sotto al diluvio, con la pista diventata molto scivolosa e piena di pozzanghere. Febvre ha tentato la fuga, mentre alle sue spalle Gajser è finito a terra, Prado ha inserito la modalità "no rischi" e Herlings era troppo lontano per essere pericoloso. Poi, però, un doppiato ha ignorato le bandiere blu e ha resistito al sorpasso di Romain (cosa all'ordine del giorno nel Mondiale, soprattutto quando si corre sul fango), un'azione che è costata la gara al francese. Il doppiato ha preso in pieno una pozzanghera e ha riempito di fango gli occhiali di Febvre, che li ha dovuti togliere. Da lì il tempo sul giro si è alzato, Herlings si è fatto sotto e lo ha beffato nell'ultimo giro.

Con un terzo e un secondo posto Febvre era certo di aver perso il GP e ha tagliato il traguardo sconsolato, mentre il pubblico esultava di gioia. Ci è voluto qualche istante perché Romain capisse che la vittoria era comunque sua ed è spuntato il sorriso. Il podio è stato una festa, con l'esaltazione del nazionalismo tipico dei transalpini. Per Febvre un bel sospiro di sollievo. Nessuno immaginava che tutto stava per crollare.

In conferenza stampa Febvre ha scoperto che Seewer e Horgmo erano stati retrocessi per aver saltato in regime di bandiere gialle e che, per questo, Gajser era risalito al quarto posto della seconda manche e quindi il GP era suo. L'episodio incriminato fa riferimento a una caduta di Giuseppe Tropepe sul doppio "Sidi" prima dell'ultima curva, che Seewer e Horgmo hanno comunque chiuso, dichiarando di non aver visto le bandiere (nel video sotto al minuto 9:13). Anche questo un episodio dell'ultimo giro, costato il GP a Febvre per "colpa indiretta" del suo compagno di squadra!

In serata, Romain ha dato sfogo a tutta la sua frustrazione, evidenziando che certe informazioni devono essere comunicate per tempo e non dopo i festeggiamenti. Ecco la sua dichiarazione: "Non so cosa dire… Alla fine non ho vinto il GP. Dopo il podio, l'intervista televisiva, i festeggiamenti… Siamo arrivati ​​alla conferenza stampa e qualcuno della MXGP ci ha detto che 2 piloti sono stati penalizzati tra i primi cinque, quindi il vincitore è Tim Gajser. In un certo senso, lo capisco perché le regole sono regole. Ma qualcosa deve cambiare in fretta, probabilmente le persone. Come puoi aspettare così a lungo, FIM? E perché nessuno della FIM è venuto da noi a spiegarcelo? Nessuno. In MotoGP non sarebbe successo niente del genere… Quindi significa che sono più professionali, migliori e più veloci. Ma anche lì c'è la FIM, quindi immagino che la colpa sia del gruppo che lavora nel motocross”.

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