Che bella moto! Davvero un modello nato bene, perfettamente sensato per performance e inquadramento sul mercato. Talmente efficace da porsi, sin da subito, come riferimento della gamma 4T, perché incarna centra in pieno il concetto della via di mezzo. Ci è capitato tante volte di mettere alla prova una gamma con varie cilindrate e, al crescere della cubatura, aumentava anche l'inerzia e il peso dinamico. In questo caso, non è eccessivo parlare di una 250 con più schiena e cavalleria. Letteralmente. L'erogazione è perfettamente raccordata da un intervento elettronico che lavora in armonia con la meccanica e il risultato è quello di un modello a cui è difficile trovare un difetto motoristico.
Per poter inquadrare al meglio questa 310, abbiamo cominciato il test in sella alla sorellina XEF 250, in modo da imparare il percorso e avere dei riferimenti per erogazione, allungo, freno motore, agilità, ritrovando quelle sensazioni conosciute nei test precedenti e sempre molto piacevoli. La 250 è una moto per tutti, dal facile approccio, confortevole e gentile. La base è quindi buona e potremmo definire la 310 come la versione ideale della 250. Migliora in tutto: ha uno spunto più efficace al primo tocco gas senza essere brusca o sfacciata, ha una schiena più ricca ai medi, riesce a spingere un po' di più in alto (dove la 250 non brilla particolarmente). Ma, oltre a questo, è libera di freno motore, esageratamente scorrevole e quindi molto più efficace ma soprattutto facilissima. Incredibile come non si accusi la maggiore inerzia di una cilindrata superiore, ma se ne apprezzino solo i vantaggi. Grazie al limitato freno motore si affrontano meglio le percorrenze, si è più scorrevoli negli inserimenti, ci si può permettere di lasciar andare il motore con il gas chiuso in più situazioni. Paradossalmente risulta persino più agile e maneggevole della 250. Per contro, si alleggerisce un po' di più l'anteriore e serve trovare un bilanciamento più adeguato alla ciclistica per potersi fidare al 100%.
Sensato il lavoro delle due mappature, con la "hard" che sprigiona maggiore cavalleria e rapidità a prendere giri e velocità rispetto alla standard e l'intervento del traction control altrettanto ottimale. Con il giusto livello di invasività il TC ti supporta e rende tutto ancora più coerente ed equilibrato, dandoti la sensazione di andare ancora più forte. Il giorno della prova il fondo del Borilli Offroad Park era secco e pieno di sassi smossi e se avessimo dovuto prendere i tempi con queste condizioni probabilmente avrebbe pagato di più una configurazione con mappa "soft" e traction medio alto (4/5), ma il gusto di andare in giro con la "full power" era davvero un'altra cosa; più grinta, più prestazioni, più sound di aspirazione. Davvero un prodotto che ti coinvolge e diverte, ottimamente riuscito sin dal primo colpo. Non esageriamo col dire che è già la 4T migliore della gamma Fantic enduro 2024. Bravo Alex.