In funzione di queste modifiche cambia anche il resto del telaio, con una diversa arcata del trave anteriore per ospitare l'uscita diretta del collettore, come detto l'attacco del mono completamente rivisto e una inedita placca laterale che permette di montare dei fazzoletti di attacco alla testa differenti. Per quanto riguarda le sospensioni, che restano Showa, il mono è completamente rivisto, mentre la forcella a molla da 49 mm è stata aggiornata. Cambiano anche i freni con l'anteriore che vanta pinza Brembo (novità assoluta per Kawasaki da cross) e disco Braking da 270 mm, mentre al posteriore c'è sempre la pinza Nissin, ma con disco Braking da 240 mm.
Finalmente arriva un supporto elettronico moderno; per cambiare mappa non si devono più sostituire i connettori a lato del cannotto, ma c'è un nuovo selettore a manubrio che permette di intervenire su mappature, traction control e launch control. Le mappature sono due, full power e soft, il traction è su tre livelli (spento, full e medio) e il launch si attiva tenendoli premuti entrambi.
Ovviamente cambia tutto il look con un diverso design delle plastiche che variano anche l'ergonomia. Kawasaki era tra le moto più sottili, oggi è più ricca tra le gambe per il fatto di essere andati a cercare un raccordo più filante con il punto di massima larghezza in corrispondenza dei radiatori. Finalmente anche l'accesso al filtro è stato ottimizzato; resta sul lato sinistro come in precedenza, ma non si devono più rimuovere le viti di fissaggio di sella e telaietto, grazie al nuovo accesso manuale. Per togliere il filtro, infine, è sufficiente aprire due clip e sfilarlo lateralmente.