TROFEO KTM ANNULLATO; LE MOTIVAZIONI

Ecco perché la prima prova del Trofeo Enduro KTM/Husqvarna/GASGAS di Pistoia è stata annullata. Le motivazioni attraverso le dichiarazioni del MC Valdibure e del sindaco di Pistoia, oltre alle lamentele degli esercenti locali

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"Ringraziamo l’Amministrazione per la disponibilità dimostrata: il dialogo non si è mai interrotto. Ci siamo però trovati a dover annullare tutto in quanto a tre giorni dall’evento non eravamo in possesso delle autorizzazioni necessarie, pur avendo fornito agli uffici comunali tutta la documentazione. Non è stata una decisione condivisa: non abbiamo avuto altra scelta che rinviare la competizione perché non è stato possibile portare a termine l’iter organizzativo. Avevamo comunque fornito agli uffici tecnici tutti i documenti che ci erano stati richiesti, incluse le autorizzazioni dei proprietari dei terreni privati sui quali sarebbero transitati i concorrenti. Tanto più che lo scorso 1 maggio a Pistoia è stata organizzata una prova del Campionato Regionale di Enduro senza alcun problema". A parlare è Simone Paggetti (attraverso il quotidiano La Nazione), presidente del MC Valdibure Pistoiese che avrebbe dovuto organizzare la prima prova del Trofeo Enduro KTM/Husqvarna/GASGAS 2023 con base a Pistoia e sviluppo nella zona montana sovrastante, per un giro di circa 80 km. L'evento è stato annullato alla vigilia, senza una motivazione ufficiale. Passata la burrasca, arrivano le prime spiegazioni: pare che ci siano stati esposti presentati da alcuni cittadini nei giorni precedenti alla manifestazione, che hanno richiesto l'intervento della Forestale; la problematica, quindi, è legata al transito dei mezzi su alcuni terreni privati all'interno del percorso. E che non si potevano bypassare con tempistiche così strette. A conferma di questo, le parole del sindaco di Pistoia Alessandro Tomasi: "Il Comune ha provato fino all’ultimo a permettere lo svolgimento della gara; a seguito di numerosi esposti presentati dopo la comunicazione della Forestale, non è stato possibile autorizzare il passaggio dei concorrenti alcuni tratti, in particolare quelli privati. Pertanto, di concerto con l’organizzazione, abbiamo concordato di posticipare la gara in modo da valutare i tracciati possibili".

L'annullamento del Trofeo KTM, fiore all'occhiello dell'enduro italiano, è un evento che non ha precedenti e ha creato non poche polemiche, non solo all'interno del settore, tra iscritti delusi per l'occasione persa (oltre che per le spese tecniche e logistiche già anticipate), FMI, KTM Italia, MC Valdibure, ma anche (e soprattutto) per gli esercenti del territorio. "Avevamo più di quaranta camere prenotate, molte delle quali da mesi. Eravamo sold out" ha commentato ad esempio Veronica Bozzi, dell’Hotel Villa Cappugi (da La Nazione) "Prenotazioni che sono state ovviamente disdette: migliaia di euro di mancati guadagni, senza considerare le spese sostenute in anticipo sapendo di dover accogliere al meglio decine di clienti. Da cittadina mi spiace anche per come Pistoia uscirà da questa storia". E ancora: "Nessuno ci ha detto dell’annullamento della corsa: l’ho scoperto a mie spese quando ho notato che nelle ore precedenti un numero sempre crescente di clienti stava annullando le prenotazioniha aggiunto Sara Pasquetti di Palazzo 42 - Assurdo poi che tutto ciò sia successo a pochissimi giorni da una manifestazione per la quale ci siamo trovati a dover rifiutare almeno quindici altre richieste, viste le camere occupate".

L'enduro italiano si trova così a dover assorbire l'ennesimo attacco, ancora una volta lanciato da parte di pochi detrattori, evidentemente in grado di veicolare certe decisioni. La questione è sempre la stessa: affossare un settore florido (con tutto l'indotto relativo), per interessi personali giustificati da un degrado del territorio difficilmente quantificabile e soprattutto ripristinabile come in origine. Il MC Valdibure, KTM, la FMI e le amministrazioni locali sono a lavoro per recuperare la manifestazione e siamo sicuri che ci riusciranno. Ma il danno ormai è fatto e la paura che si sia creato un precedente è più che giustificabile. Ricordiamoci, però, il nostro motto: "FUORIstrada, non fuorilegge"

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