Hai incontrato ostacoli o scetticismo quando hai deciso di fare questo sport così difficile?
GIORGIA: "“Ho sempre sentito un grande fuoco dentro di me ogni volta che salivo in moto e l’ultima cosa a cui avrei mai pensato era smettere. Sicuramente il motocross è uno sport molto impegnativo, che comporta tanti sacrifici personali e familiari e che, se fatto ad alti livelli, ti costringe a delle scelte. Non è come quando vai in piscina o in palestra: la pista più vicina che ho da casa mia è a più di un’ora di strada, quindi anche con la scuola è sempre stato complicato. La mia famiglia però mi ha sempre sostenuta e io ho sempre dato il massimo, così tanto che sono arrivata all’inizio del 2019 in cui mi sono accorta che non avevo più la grinta e la forza che avrei dovuto avere. Eravamo tutti molto stanchi e dopo molte riflessioni ho deciso di smettere. Per un anno sono stata fuori dai giochi e ho fatto una vita normale da adolescente. Ma, come tutti gli adolescenti, avevo molti up and down e sentivo dentro di me che mi mancava qualcosa. Nel frattempo stavo ricevendo delle proposte e alla fine ho voluto ascoltare la bimba che si era innamorata del motocross a Bibione e che avrebbe voluto inseguire il suo sogno, così ho deciso di ricominciare”.
CLARISSA: “Nonostante abbia vissuto tutta la mia infanzia tra i motori, inizialmente i miei genitori non erano del tutto d’accordo. Sia per la pericolosità, sia perché sono una ragazza. Ma è bastato far vedere loro quanto ci tenessi per convincerli. Oggi sono orgogliosi”.
Studi, lavori o in generale fai altro nella vita oltre al motocross?
GIORGIA: “Sto portando avanti gli studi, perché penso sia giusto avere un’istruzione che poi servirà nella vita. Anche se quando decidi di essere una professionista, la maggior parte del tempo la dedichi solo allo sport”.
CLARISSA: “Studio. Ho un altro sogno nel cassetto da quando ero piccola, quello di diventare fisioterapista”.
Cosa ti piace fare quando non sei in pista?
GIORGIA: “In generale mi piace fare attività fisica: sciare, andare in montagna o con la moto d’acqua d’estate. Recentemente ho scoperto anche il piacere della lettura e per il resto amo stare con le persone che mi fanno stare bene, in particolare con la mia famiglia”.
CLARISSA: “Prendermi cura della mia persona, sia a livello fisico sia mentale”.
La tua pista preferita?
GIORGIA: “Ho sempre fatto fatica a rispondere a questa domanda, ma penso che in Italia sia Maggiora, mentre all’estero Agueda, in Portogallo”.
CLARISSA: “Sono attratta da quelle dove viene richiesta più tecnica che velocità, in particolare la pista di Gazzane di Preseglie”.
Hai un rituale che segui prima delle gare?
GIORGIA: “Da anni faccio sempre lo stesso riscaldamento, con degli esercizi che mi aiutano a concentrarmi e isolarmi da tutto, e poi parlo molto con me stessa per essere carica al massimo prima di partire. Quando sono dietro al cancello di partenza faccio dei bei respiri e il segno della croce che mi fa sentire più protetta”.
CLARISSA: “Ne ho più di uno, ma scelgo di raccontare quello più importante: guardare negli occhi mia mamma prima di partire. Il suo sguardo mi dà un’energia pazzesca”.
C’è una crossista che ammiri in particolare o che ti ha ispirato?
GIORGIA: “Ho sempre preso spunto da tutte le ragazze che avevano un livello più alto di me, per cercare di crescere. Ho potuto stare vicina alle più grandi campionesse del mondo e ognuna mi ha insegnato qualcosa. L’anno scorso ero la compagna di squadra di Nancy Van De Ven, si era creato un rapporto trasparente e di rispetto reciproco e la sua storia mi ha affascinata moltissimo. Ad oggi risponderei lei”.
CLARISSA: “Ho come punto di riferimento Kiara Fontanesi, che, oltre ad essere stata sei volte campionessa mondiale, ha una forza di carattere indiscussa. Essere mamma per ben due volte e rimanere al vertice del campionato italiano e mondiale non è da tutti”.
Credit: FX Action