La presa di posizione di alcuni piloti della MXGP in Francia (che ha portato nove protagonisti a non scendere in pista per le qualifiche) ha aperto un dibattito che tocca varie tematiche: le condizioni dei tracciati, il dialogo tra promoter e piloti e la manche di qualifica del sabato. Dal punto di vista dei corridori, quest’ultima viene considerata poco costruttiva e troppo rischiosa per generare unicamente una classifica di schieramento al cancello delle due manche della domenica. Così, in molti stanno proponendo soluzioni, tra chi chiede di cancellarla, chi di mettere in palio punti per il Campionato, chi suggerisce di rivoluzionare il format del sabato inserendo momenti di intrattenimento con il pubblico. Dall’altra parte, il promoter Infront Moto Racing ha più volte evidenziato come quella gara sia funzionale a incentivare la presenza al pubblico nella giornata di sabato, indispensabile per sostenere le spese di organizzazione di un GP ai MC locali. Entrambe le opinioni sono sensate e comprensibili, dal nostro punto di vista. Anche se, all’atto pratico, il sabato è un momento in cui si “palleggia” mentre la domenica si impazzisce nella frenesia di un programma fin troppo compresso. Per questo, una soluzione facilmente realizzabile è quella di potenziare la gara del sabato, anziché inibirla, bilanciando il GP sui due giorni, esattamente come ha scelto di fare la SBK alcuni anni fa. Correre, cioè, una manche al sabato e una alla domenica, per entrambe le classi MX2 e MXGP.