Tra le innumerevoli moto presenti a Eicma 2022, una in particolare ha attirato la nostra curiosità: si tratta della CRF 450 Rally del team RS Moto di Simone Agazzi. Una moto racing, nata per correre competizioni come la Dakar, ha incontrato la genialità e immaginazione del designer Rodolfo Frascoli. Nel caso non lo conosceste, dalla sua esperienza sono nate le linee di moto come la Triumph Tiger, Street Triple e Suzuki Katana, giusto per citarne alcune. Una delle ultime creazioni è proprio la RS 450, una moto che ci ha colpito fin da subito per la forma insolita e mai vista dei convogliatori dell'aria. Un design complesso sia da immaginare sia da realizzare, che racchiude in un solo prodotto performance e estetica. Incuriositi dalle novità introdotte lo abbiamo incontrato per farci raccontare la nascita e lo sviluppo di questa moto.
Ciao Rodolfo, per chi non conosce questa moto, ce la racconti?
"Questa moto è basata tecnicamente sulla conosciuta CRF450RX da enduro. In particolare è sviluppata e modificata per il mondo dei rally dal team RS Moto di Simone Agazzi. Dal punto di vista stilistico possiamo dire che rompa completamente il legame con le versioni precedenti. Le scorse avevano una distribuzione dei volumi abbastanza tradizionale, tendente alla verticalità e hanno tutte le masse (visivamente parlando) concentrate nella zona centrale della moto. In questo modello, al contrario, rompendo i canoni tradizionali, abbiamo deciso di tendere all’orizzontalità e slanciare la moto. Tutto questo lo abbiamo fatto rispettando quelli che sono i punti chiave di un mezzo racing, ben diversi da quelli di una moto di produzione. In gara l’obiettivo è sempre quello di vincere, avere una moto competitiva e permettere ai meccanici di lavorarci con facilità. Questo modello in particolare è ancora in fase di sviluppo, ma verrà schierato nei più importanti rally a livello mondiale".
La prima cosa che ti cattura quando la guardi è la divisione dei convogliatori dell’aria, mai vista su una offroad racing.
"Praticamente su nessuna moto da rally troviamo questa caratteristica. Lo spazio che si vede tra la parte superiore del serbatoio e quella laterale è stata la prima linea che ho tracciato; a Simone è piaciuta subito. Da lì sono partito a disegnare il resto della moto. Questa linea immaginaria di divisione, se guardate attentamente, collega la punta del parafango anteriore fino al telaio, distinguendo in maniera netta un upper e un lower body. Ho cercato di dare a questa motocicletta un impatto visivo laterale molto più orizzontale rispetto alle precedenti. La grafica sarà ulteriormente perfezionata e vi garantisco che sarà veramente bella".