La Winter Hard Race dei ragazzi dell’enduro team Green Pistons è la classica manifestazione di fine inverno che fai con gli amici per togliere la ruggine accumulata nella stagione fredda; giunta alla 3a edizione (Memorial Enzo Negrelli), più che una gara vera e propria è un allenamento collettivo non competitivo. Anche se lo sappiamo tutti: quando ci si mette il casco e si ha un trasponder sulla moto, esistono solo avversari! Scusate, forse mi sono fatto prendere dalla cattiveria agonistica, torniamo a noi. Essendo una tre ore a coppie serviva un compagno di squadra e una moto. Come team mate non potevo non coinvolgere il mio compagno di allenamento da oramai un sacco di anni, Massimo Ferrario. 50enne, barba bianca, occhi azzurri, sportivo incallito e appassionato di fuoristrada da sempre, indistintamente cross ed enduro. Non ho fatto in tempo a invitarlo che aveva già accettato ed era pronto a darci gran gas. Era la persona perfetta per la tipologia di gara, sarebbe stato efficacie tra i paletti del fettucciato ma anche sui salti della pista di Malpensa. Già, la manifestazione si è svolta all’interno del crossodromo Ciglione della Malpensa in cui era stavo disegnato un giro di circa cinque minuti che si sviluppava tra i veloci saliscendi della pista e un tortuoso fettucciato creato nella parte alta. Per la moto abbiamo scelto una fiammante 450 EXC-F 2023. Un "mezzo" che non ho mai guidato e nemmeno provato nelle consuete prove qui su Motociclismo Fuoristrada. Una moto che nominalmente mi creava una leggera preoccupazione, viste le caratteristiche tecniche agli antipodi rispetto alla 125 che sono solito guidare. Allo stesso tempo, però, ero curioso di provarla e mettermi alla prova in una “competizione”. Proprio questa cilindrata insieme a tutta la gamma da enduro 2023 è soggetta alla promozione "1000 VANTAGGI". In questo periodo, l'acquisto di un nuovo modello KTM EXC, dà diritto a un voucher di 1.000 euro da spendere in KTM PowerParts o PowerWear. Maggiori informazioni le trovate a questo link.
Arriva la mattina della gara, sveglia presto, colazione e preparazione di tutto l’abbigliamento. Essendo fine febbraio e considerando che non pioveva da quasi 60 giorni decido di vestirmi pensante, ma non troppo. Termica, protezioni, completo Alpinestars, giubbetto smanicato rosso e via direzione Malpensa. Sono le 08:30 e ci troviamo in pista con Massimo, mio compagno di squadra; alle iscrizioni scopro che correrà anche Samuele Bernardini, schierato nella classe Marathon (cioè 3 ore da soli...) e anche Francesco Montanari, in gara con l'Aprilia Tuareg che correrà il Motorally. Con Massimo entriamo n pista per fare una ricognizione a piedi e scambiare due parole sulla strategia di gara. Essendo in coppia il gioco di squadra è tutto. Non facciamo in tempo a percorrere tre curve che inizia a piovere; la classica pioggerella inglese, leggera, ma che rende scivoloso il terreno e piano piano ti bagna. Concludiamo il nostro sopralluogo, ritiriamo i numeri (coppia n° 135), ci vestiamo e andiamo al briefing. Mentre ascolto tutte le raccomandazioni del caso i minuti passano sul quadrante dell’orologio e il momento della partenza si avvicina, l’ansia inizia a salire. Stiamo per entrare nel vivo della gara, il presidente del MotoClub ci augura buon divertimento. Metto il casco in testa e mi dirigo verso la moto per i 10 minuti di prove libere che avevamo a disposizione. Prima di entrare in pista porto il precarico della forcella a +3, chiudo la compressione e apro il ritorno del mono. Dopo questa piccola modifica alle sospensioni entro in pista; seconda, terza marcia, la ruota posteriore pattina un sacco, quella che prima era terra fresata è diventata puro fango, anzi sapone. Sono i primi metri con un 450 che non ho mai provato, devo usare questi giri per conosce quanto più possibile questa KTM; per questo decido di andarci piano col gas e le frenate. Curva a destra, discesone, staccata e senza nemmeno pinzare davanti mi ritrovo per terra! Non partiamo bene. Tutto sporco mi rialzo abbastanza imbarazzato, controllo di non aver rotto le leve, bottoncino e riparto per concludere i miei giri di libere, prima di tornare al paddock. Massimo è ancora più affranto di me, mi dice che non sta in piedi. Lui corre con un KTM 250 2T da cross, non lo invidio per niente. Nel frattempo continua a piovere e l’intensità aumenta sempre di più. Non c’era tempo per lamentarsi bisognava schierarsi per la partenza stile Le Mans. Avendo sul 450 il bottoncino e Massimo la buona vecchia leva a pedale, decido di partire io. Il sorteggio della casella di partenza è a nostro favore, parto in quarta posizione e ho la prima salita di Malpensa perfettamente di fronte a me. Ci posizioniamo tutti uno a fianco all’altro, mentre dal lato opposto della pista i nostri compagni ci tengono la moto. Sento che il cuore inizia a battere forte, pompa freneticamente il sangue in tutto il mio corpo, la pioggia sembra quasi sparita talmente sono concentrato. Dovevo correre più in fretta possibile verso la mia KTM, mettere la seconda marcia e puntare deciso verso quella salita.