La vigilia del GP di apertura della stagione a Matterley Basin in Inghilterra non è stata delle migliori: prima il timore di riuscire a raggiungere il tracciato senza le difficoltà legate al Coronavirus, poi un violento nubifragio nella notte del venerdì che ha letteralmente distrutto le strutture dell’organizzazione, costringendo a rivedere il programma di sabato. Per fortuna domenica la situazione è migliorata e la gara si è corsa in condizioni molto selettive, ideali per capire gli equilibri dei piloti, con il pronostico quasi totalmente rispettato.
SFIDA HERLINGS GAJSER
A salire sul gradino più alto del podio è stato Jeffrey Herlings, forte di una grande vittoria in gara 1 e di un prudente secondo posto in gara 2. L’olandese si è dimostrato molto concreto e ha fatto emergere una gestione di gara per lui inconsueta, vincendo facilmente quando si è trovato al comando della prima sfida e gestendo il confronto con Cairoli piuttosto che rischiare di andare a prendere un velocissimo Gajser che ha fatto sua la manche di chiusura. Lo sloveno della Honda ha salvato il salvabile, dopo essere rimasto vittima di una caduta di gruppo nel primo giro della prima gara, da cui si è rialzato praticamente ultimo, risalendo fino all’ottava posizione. In gara due è partito in testa e ha staccato facilmente il gruppo, allungando fino a vincere con 23’’ di vantaggio su Herlings. Se l’Inghilterra è stata sincera, la stagione 2020 sarà incentrata sul duello tra questi due piloti, attualmente una spanna sopra tutti gli altri. L’infernale gara di Valkenswaard della prossima settimana sarà fondamentale: sulla carta Herlings è imbattibile, ma con un Gajser così non c’è da star tranquilli.
IL CAIROLI CHE NON TI ASPETTI
Il terzo protagonista è stato Tony Cairoli, decisamente a sorpresa. Il nove volte iridato è ripartito dall’Inghilterra con un quarto e un terzo posto, ma ha confermato di essere ancora della partita e che una volta raggiunta la forma ideale potrebbe anche tentare di inserirsi nella lotta tra Herlings e Gajser. In una pista impegnativa come quella inglese ha mostrato la sua classe tenendo un ritmo costante e senza azzardi. A fine gara ha lamentato un problema al ginocchio destro rimediato in una caduta in allenamento. Speriamo che non sia nulla di grave.
A FASI ALTERNE
Alle spalle dei primi tre il confronto è serrato e vede diversi piloti in grado di battagliare per la top 5, seppure per una sola manche: Jeremy Seewer, Mitch Evans, Gautier Paulin, Clement Desalle e Glen Coldenhoff hanno animato le gare, finendo nell’ordine dietro ai primi tre. In condizioni favorevoli, ognuno di loro potrebbe battagliare anche per il successo di manche. A punti Jorge Prado, ptornato in pista a meno di 80 giorni dalla frattura del femore. Per lui, il decimo posto finale ha il sapore di una vittoria. Giusto il tempo di tornare in forma e il debuttante spagnolo sarà tra i protagonisti.