Lommel è il GP più duro di tutto il calendario. La sabbia sottile di questo iconico tracciato, abbinato alle alte temperature che non danno tregua neppure al Nord Europa, hanno messo a dura prova tutti i protagonisti del Mondiale cross. La pista è stata profondamente modificata rispetto agli anni precedenti, al punto che si è invertito (di nuovo) il senso di marcia, creando nuovi ostacoli tra cui un triplo gigantesco da affrontare a manetta anche con i 450. Queste difficoltà hanno fatto emergere gli specialisti, che hanno ribaltato il risultato negli ultimi giri della seconda manche. A trionfare nella MXGP sono stati Brian Bogers (Husqvarna) in gara 1 e Glen Coldenhoff (Yamaha) in gara 2, ma il GP è andato a Bogers, grazie a un sorpasso all'ultimo giro su Romain Febvre (Kawasaki) che ha ribaltato la situazione, altrimenti a vantaggio di Calvin Vlaanderen (Yamaha). Per Bogers è il primo successo in carriera; paradossale, se si pensa che non abbia ancora una sella sicura per il 2023. Al secondo posto chiude Vlaanderen, come detto in testa al GP fino all'ultimo giro, con due secondi posti. Terzo è Glen Coldenhoff, grazie alla vittoria nella seconda manche.
Ancora un GP senza rischi per Tim Gajser, che si è accontentato della settima posizione finale (7-7); può permetterselo, avendo 122 punti di vantaggio su un Jeremy Seewer (Yamaha) velocissimo al sabato, ma poco concreto in gara (5° al traguardo). Bene Romain Febvre (Kawasaki), in lotta per il podio fino alla fine e quarto assoluto.
Ancora deludente Jorge Prado (GASGAS); per due volte è stato il più veloce al via, ma non è riuscito a mantenere il ritmo per tutta la manche finendo per essere riassorbito. In gara 1 ha chiuso 9° e in gara 2 10°, per un ottavo posto finale.
Non benissimo neppure gli italiani. Il migliore è risultato Mattia Guadagnini (GASGAS), dodicesimo al traguardo, mentre Ivo Monticelli (Honda) ha chiuso 15° e Alberto Forato (GASGAS) 19°, ancora fuori forma dopo il lungo stop.