Tanto per cominciare la cilindrata: il sound di un motore che gira così in alto ci conferma che si tratta di una 250 4 tempi. Come detto Triumph ha deciso di entrare nel mondo del tassello specializzato dalla classe minore e solo dopo confrontarsi con le altre 450. Quindi ci sta che l'attenzione sia dedicata alla MX2. Del motore, però, non si vede molto. Quel che si intuisce è che non si tratta di un tre cilindri come da tradizione Triumph (ovviamente scherziamo) e che si sfrutta la distribuzione bialbero, pressoché obbligatoria per la cilindrata 250, con testa frontemarcia. Quindi serbatoio nella canonica parte anteriore e cassa filtro sotto la sella.
A livello ciclistico si nota qualche dettaglio in più: il telaio è in alluminio, ma con struttura monotrave (concettualmente simile a quello delle Yamaha/Fantic 2 tempi). A livello di design, le plastiche full black impediscono di definire il profilo delle forme.
Il pilota in sella è Clement Desalle, lo si riconosce dallo stile di guida (e posizione arretrata del manubrio), dall'abbigliamento Alpinestars, dal casco griffato Monster, dal numero 25 e dagli stivali rossi. Ma anche senza analizzare tutti questi dettagli, è stata Triumph stessa a ufficializzare Desalle come collaudatore delle moto per il Mondiale, assieme a Ivan Tedesco che si occuperà dello sviluppo delle Triumph per il mercato USA. Ecco le dichiarazioni ufficiali:
Clement Desalle: “Entrare a far parte del programma Triumph MX2 mi permette di sfruttare la mia esperienza come pilota professionista per portare la moto di serie a diventare una moto da competizione vera e propria, in vista della stagione MX2 del 2024. Lavorare con Thierry e Vincent significa che Triumph ha scelto alcune delle migliori professionalità disponibili per conseguire risultati importanti nel più breve tempo possibile e sono entusiasta di ciò che riserverà il futuro”.
Vincent Bereni, Triumph Racing Team Manager – MXGP: “Quando Triumph ci ha chiesto di unirci a questo progetto MX, sapevamo che la ricerca e lo sviluppo della moto e i test sarebbero stati una parte importante nella strada verso un impegno di successo. Clément ha molta esperienza nel circuito MXGP, conosce le strategia di gara ed è ancora molto veloce. Lavoriamo con Clément da molti anni e sappiamo che è un pilota molto esigente, attento a ogni aspetto della moto, quindi secondo noi è il tester perfetto. Ci conosciamo e ci capiamo molto bene e ha già contribuito molto allo sviluppo della moto, sia nella configurazione di produzione sia per la versione racing. Siamo lieti che abbia deciso di far parte del progetto”.