Marco Gualdani
03 August 2023

"Sarà un Fastcross diverso, un punto di partenza"; Tognella ci svela l'evento che ripoterà il cross ad Arsago Seprio

Dopo aver rilevato l'area abbandonata, bonificato, ricostruito la pista, Fabio Tognella è pronto a ospitare il ritorno di una vera gara ad Arsago Seprio. Il nome dell'evento non poteva essere che FastCross, con la novità di correre in notturna. Ecco la nostra intervista, con tutti i dettagli e retroscena della manifestazione

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Manca meno di un mese all'evento che sancirà la rinascita della pista di Arsago Seprio. Il 2 settembre si correrà la prima edizione del FastCross by Night, una gara "show" che farà riaccendere i riflettori su un impianto che ha fatto la storia del motocross in Italia e non solo. L'ultima edizione del FastCross si è corsa nel 2000, poi più niente. Per varie ragioni il progetto è stato abbandonato, assieme alla pista, diventata presto un bosco. Ci è voluto Fabio Tognella, imprenditore della vicina Somma Lombardo (VA), per provare a far ripartire il sogno. Fabio ha rilevato l'area, l'ha bonificata, ha riesumato il tracciato e ora è pronto a far tornare un evento a carattere internazionale. Seppur lontano dal FastCross originario, come Fabio mette in evidenza da subito:

“Sarà una cosa completamente diversa. Tant’è che si svolgerà in notturna, una scelta fatta per differenziare le due manifestazioni. Abbiamo voluto rispettare il passato, ma anche dare uno stacco netto”.

Le differenze non saranno solo nella forma, ma soprattutto nella sostanza.

“Quella gara era speciale. A ogni edizione c’erano i Campioni del Mondo delle tre categorie e i migliori americani. Il raffronto con quello che si può fare oggi è improponibile. Tomac vuole quasi mezzo milione, Roczen 250.000 dollari; già solo con due piloti sei fuori da ogni budget ragionevole, considerando i biglietti che puoi vendere”.

Che oggi sia impossibile replicare quel FastCross è chiaro a tutti. Ma, proprio per questo, non te la sei andata un po’ a cercare, riproponendo una gara che ha lo stesso nome, sulla stessa pista?

“La cosa che conta, per me, è pensare che l’alternativa sarebbe stata quella di avere la pista di Arsago chiusa, devastata, e che stava iniziando a creare un danno ambientale. Non si sarebbe più potuto parlare di Arsago in termini di crescita, di attività. Lo abbiamo visto negli ultimi anni: quando qualcuno passava di lì, faceva le foto alla pista sommersa dalla boscaglia e scriveva parole nostalgiche. Oggi abbiamo la possibilità di ricostruire. Da appassionato il mio intento è stato quello di caricarmi tutte le problematiche burocratiche per bonificare tutto e ricominciare da capo. La prima sfida è stata quella di far rinascere l’impianto, oggi è quella di farlo crescere”.

Nonostante tutto.

“Sono pronto a sentire le lamentele per una gara di cross che non avrà il livello dei campioni dell’epoca di Giorgio Saporiti. Ma, ripeto, l’alternativa era non avere niente. Questo è un inizio, un primo passo per fare qualcosa di concreto con le moto”.

Proprio per le difficoltà affrontate, la gara per te sarà un successo a prescindere?

“Sarà già un’emozione forte poter aprire i cancelli alla gente. E se ci sarà un pubblico di veri appassionati, felici di essere lì, per me sarà sufficiente. Non punto solo al numero, ma alla qualità delle persone che saranno presenti e che potranno godere dello spettacolo che saremmo in grado di offrire, a prescindere dai nomi dei piloti in pista”.

Per adesso sono stati ufficializzati i nomi di Kyle Peter, Cullin Park, David Philippaerts, Jace Owen, Justin Starling, Angelo Pellegrini.

“Avrei anche potuto lasciar perdere i piloti americani e accontentarmi di una line up europea. Ma sto cercando di fare qualcosa di più, considerando che è il primo anno. Prova a chiedere a un giovane americano che non ha mai sentito nominare il Fastcross di venire in Italia a correre. Non ci conoscono ancora, servirà tempo”.

Basta parlare dei problemi. Raccontaci come sarà questo FastCross by Night!

“La serata inizierà con una presentazione, una bella cerimonia di apertura a cui parteciperanno anche ospiti d’onore, che faranno da ponte con il passato. Dopo si partirà con la sfida 1 contro 1 che una volta si chiamava Caimi Fast Challenge, mentre oggi è supportata dalla OMEC di Stefano Canale; un amico, un appassionato vero, che mi ha dato la forza per reagire quando ci sono state delle difficoltà. Successivamente ci saranno una serie di Heat per far divertire il pubblico e creare una selezione dei migliori piloti. Dalle Heat usciranno i nomi dei finalisti della 250 (anche 2 tempi) e 450 che, a loro volta, si confronteranno in una sfida conclusiva che metterà in pista i migliori delle due classi ed eleggerà il vincitore del Fastcross by Night”.

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Fabio Tognella con Stefano Canale (ph. Roberto Grande)

La pista nuova sarà coperta integralmente?

“No, non è possibile illuminare tutto. Degli attuali 1.350 metri ne utilizzeremo 900. Il tracciato sarà modificato rispetto a oggi, con ostacoli più da Supercross per renderla ancora più spettacolare. A modificarla ci sarà sempre Gianmarco Morelli, un altro che si emoziona quasi più di me a stare lì dentro. Tornando alla pista, la partenza sarà da 15 piloti; dopo il via si affronteranno le salite e discese centrali per poi andare nella parte alta e rientrare nel piazzale di partenza, che è quello nella zona della palazzina”.

Hai impostato una comunicazione a lunga gittata, svelando un pilota alla volta. In quest’ottica è legittimo aspettarsi una sorpresa nel finale?

“Esatto. Per adesso ho svelato solo nomi di piloti minori, per poi sparare le bombette più grosse sotto data”.

Hai pensato a come ottimizzare l’accoglienza del pubblico?

“Ci saranno cinque parcheggi dedicati intorno alla pista. Abbiamo definito anche una convenzione con un parcheggio dell’aeroporto di Malpensa che svolge servizio navetta”.

Per comprare i biglietti come si fa?

“C’è un numero limitato di ingressi, imposto dalla Prefettura. I biglietti sono in vendita on line, direttamente a questo link. Chi non li vuole acquistare in anticipo può farlo in loco, sempre se non è stato raggiunto il numero massimo di accessi”.

L’ultima edizione è stata nel 2000. Come sta reagendo Arsago a questo ritorno del cross in paese?

“Trovi sempre quello che non è d’accordo, ma è fisiologico. Ma l’amministrazione comunale ha reagito da subito in modo ottimo. Pensa che avremo a disposizione circa 60 volontari che si sono messi a disposizione dell’organizzazione per dare una mano, importantissima. Solo per il gusto di esserci. Devo ringraziare la Proloco di Arsago, il Comune, la Protezione Civile della zona e ovviamente il MC Somma Lombardo; la loro disponibilità mi ha dato la forza di andare fino in fondo”.

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