Manca meno di un mese all'evento che sancirà la rinascita della pista di Arsago Seprio. Il 2 settembre si correrà la prima edizione del FastCross by Night, una gara "show" che farà riaccendere i riflettori su un impianto che ha fatto la storia del motocross in Italia e non solo. L'ultima edizione del FastCross si è corsa nel 2000, poi più niente. Per varie ragioni il progetto è stato abbandonato, assieme alla pista, diventata presto un bosco. Ci è voluto Fabio Tognella, imprenditore della vicina Somma Lombardo (VA), per provare a far ripartire il sogno. Fabio ha rilevato l'area, l'ha bonificata, ha riesumato il tracciato e ora è pronto a far tornare un evento a carattere internazionale. Seppur lontano dal FastCross originario, come Fabio mette in evidenza da subito:
“Sarà una cosa completamente diversa. Tant’è che si svolgerà in notturna, una scelta fatta per differenziare le due manifestazioni. Abbiamo voluto rispettare il passato, ma anche dare uno stacco netto”.
Le differenze non saranno solo nella forma, ma soprattutto nella sostanza.
“Quella gara era speciale. A ogni edizione c’erano i Campioni del Mondo delle tre categorie e i migliori americani. Il raffronto con quello che si può fare oggi è improponibile. Tomac vuole quasi mezzo milione, Roczen 250.000 dollari; già solo con due piloti sei fuori da ogni budget ragionevole, considerando i biglietti che puoi vendere”.
Che oggi sia impossibile replicare quel FastCross è chiaro a tutti. Ma, proprio per questo, non te la sei andata un po’ a cercare, riproponendo una gara che ha lo stesso nome, sulla stessa pista?
“La cosa che conta, per me, è pensare che l’alternativa sarebbe stata quella di avere la pista di Arsago chiusa, devastata, e che stava iniziando a creare un danno ambientale. Non si sarebbe più potuto parlare di Arsago in termini di crescita, di attività. Lo abbiamo visto negli ultimi anni: quando qualcuno passava di lì, faceva le foto alla pista sommersa dalla boscaglia e scriveva parole nostalgiche. Oggi abbiamo la possibilità di ricostruire. Da appassionato il mio intento è stato quello di caricarmi tutte le problematiche burocratiche per bonificare tutto e ricominciare da capo. La prima sfida è stata quella di far rinascere l’impianto, oggi è quella di farlo crescere”.
Nonostante tutto.
“Sono pronto a sentire le lamentele per una gara di cross che non avrà il livello dei campioni dell’epoca di Giorgio Saporiti. Ma, ripeto, l’alternativa era non avere niente. Questo è un inizio, un primo passo per fare qualcosa di concreto con le moto”.
Proprio per le difficoltà affrontate, la gara per te sarà un successo a prescindere?
“Sarà già un’emozione forte poter aprire i cancelli alla gente. E se ci sarà un pubblico di veri appassionati, felici di essere lì, per me sarà sufficiente. Non punto solo al numero, ma alla qualità delle persone che saranno presenti e che potranno godere dello spettacolo che saremmo in grado di offrire, a prescindere dai nomi dei piloti in pista”.
Per adesso sono stati ufficializzati i nomi di Kyle Peter, Cullin Park, David Philippaerts, Jace Owen, Justin Starling, Angelo Pellegrini.
“Avrei anche potuto lasciar perdere i piloti americani e accontentarmi di una line up europea. Ma sto cercando di fare qualcosa di più, considerando che è il primo anno. Prova a chiedere a un giovane americano che non ha mai sentito nominare il Fastcross di venire in Italia a correre. Non ci conoscono ancora, servirà tempo”.
Basta parlare dei problemi. Raccontaci come sarà questo FastCross by Night!
“La serata inizierà con una presentazione, una bella cerimonia di apertura a cui parteciperanno anche ospiti d’onore, che faranno da ponte con il passato. Dopo si partirà con la sfida 1 contro 1 che una volta si chiamava Caimi Fast Challenge, mentre oggi è supportata dalla OMEC di Stefano Canale; un amico, un appassionato vero, che mi ha dato la forza per reagire quando ci sono state delle difficoltà. Successivamente ci saranno una serie di Heat per far divertire il pubblico e creare una selezione dei migliori piloti. Dalle Heat usciranno i nomi dei finalisti della 250 (anche 2 tempi) e 450 che, a loro volta, si confronteranno in una sfida conclusiva che metterà in pista i migliori delle due classi ed eleggerà il vincitore del Fastcross by Night”.