Gara1 si apre sotto il segno di Herlings: dopo aver conquistato la vittoria nella gara di qualificazione l’olandese di KTM scatta per primo al cancelletto tirandosi dietro Gajser e Desalle, più attardato Cairoli, poco brillante nella partenza e imbottigliato in mezzo al gruppo. Dopo appena un minuto poi Anstie cade proprio davanti a Tony che è costretto a fermarsi per non investirlo, riparte 12esimo. Là davanti si ripete un copione già visto negli ultimi 9 GP: Herlings detta il ritmo e fa il vuoto sugli inseguitori, avviandosi verso la decima vittoria consecutiva, Gajser e Desalle si sgranano e corrono la loro gara indipendentemente. Gara1 scorre senza particolari colpi di scena: Cairoli riesce faticosamente a risalire all'ottavo posto e le posizioni rimangono invariate fino alla bandiera a scacchi:
Herlings vince in scioltezza davanti a Gajser e Desalle, giù dal podio Febvre, Paulin e Van Horebeek, ottavo Cairoli.
In Gara2 Cairoli cerca la rivincita e ha lo scatto migliore al cancelletto, ma alla prima curva Herlings è già davanti e prova subito ad allungare. L’olandese inizia subito a girare forte ma Cairoli mantiene il contatto e riesce a contenere il ritardo nei confronti del compagno di squadra intorno ai 2 secondi; Gajser completa il trio di testa mentre dietro Desalle insegue.
Nonostante la lesione al ginocchio Cairoli continua a girare con tempi stratosferici e Herlings non riesce a prendere il volo come in Gara1.
Con il passare dei giri però Cairoli inizia ad accusare il colpo e i suoi tempi cominciano ad alzarsi:
Herlings aumenta il suo vantaggio rendendo di fatto impossibile un recupero da parte del messinese nell’ultima parte di gara, Tony però si avvia verso un decoroso secondo posto davanti a Gajser, Desalle e Febvre.