La 45esima edizione della Dakar si prospetta rivoluzionaria ed emozionante ancor prima di partire. Durante gli ultimi mesi abbiamo visto molti cambiamenti regolamentari e novità mirate a mescolare le carte in tavola (durante la gara) e migliorare la sicurezza dei piloti. Tutto questo lo approfondiremo in seguito; ora, vediamo i piloti e le squadre che combatteranno a suon di “CAP e waypoint” per portarsi a casa il premio più ambito. GASGAS, Husqvarna e KTM schiera ben sette piloti suddivisi equamente per tutte e tre le Case (uno in più per la “orange”). Per cercare di riportare nuovamente una KTM sul gradi più alto del podio, il costruttore più vincente nella storia della Dakar punta su tre piloti: Matthias Walkner, terzo lo scorso anno e vincitore nel 2018; Toby Price, vincitore nel 2016 e nel 2019 e Kevin Benavides, già vincitore della Dakar e con la squadra dal 2021. Passando alle sorelle, in GASGAS troviamo: Sam Sunderland, vincitore della scorsa edizione e Campione del Mondo Rally Raid 2022 e Daniel Sanders, pronto a far bene dopo un anno difficile causa infortuni. Anche Luciano Benavides e Skyler Howes, i due piloti vestiti Husqvarna, sono in cerca di rivalsa e risultati che contano, dopo una Dakar 2022 non brillante. Ricky Brabec, Pablo Quintanilla, José Ignacio Cornejo, assieme al nuovo entrato Adrien Van Beveren, rappresentano la Honda HRC in questa Dakar 2023. Tra i nomi appena citati c’è un grande assente, Joan Barreda. Lo spagnolo, infatti, non figura nel team ufficiale e all’inizio ci siamo preoccupati un po'... Ma guardando la lista partenti, il celebre numero 5 compare eccome, in sella a una Honda di un team inedito, il Monster Energy JB. In altre parole, Barreda correrà in un team satellite di Honda HRC e sarà sponsorizzato interamente da Monster Energy. Sherco riconferma il terzetto già schierato lo scorso anno e composto da: Lorenzo Santolino, undicesimo nella scorsa edizione, l’ex crossista Rui Goncalves e l’indiano Harith Noah. Infine, la squadra indiana Hero si presenta rinnovata, capitanata dal velocissimo africano Ross Branch (libero dopo l’addio ai rally di Yamaha); completano l'agguerrito quartetto: Franco Caimi, Joaquim Rodrigues, quattordicesimo lo scorso anno e vincitore di tappa, chiude Sebastian Buhler.
